Il 25 aprile di 79 anni fa, i partigiani italiani liberavano le città del Nord Italia dal dominio dei nazisti e dal regime fascista che ancora dominava questa parte del Paese. Fu la rinascita dell’Italia, il riscatto di un ventennio di errori e violenze. La Resistenza che si esercitò nelle città e nelle montagne del nostro Paese creò la condizione che permise all’Italia di risorgere da una fase di errore e di guerra.

Per festeggiare questa importante ricorrenza, pubblico la poesia che Piero Calamandrei dedicò a uno dei criminali nazisti che spavaldamente pretese i ringraziamenti degli italiani per aver combattuto quanti rivendicavano libertà e diritti.

Buona festa della Liberazione.

 

Il Dirigente scolastico

Prof. Angelo Filippo Di Gregorio

 

Lo avrai
camerata Kesselring
il monumento che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costruirà
a deciderlo tocca a noi.

Non coi sassi affumicati
dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio
non colla terra dei cimiteri
dove i nostri compagni giovinetti
riposano in serenità
non colla neve inviolata delle montagne
che per due inverni ti sfidarono
non colla primavera di queste valli
che ti videro fuggire.

Ma soltanto col silenzio del torturati
più duro d’ogni macigno
soltanto con la roccia di questo patto
giurato fra uomini liberi
che volontari si adunarono
per dignità e non per odio
decisi a riscattare
la vergogna e il terrore del mondo.

Su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi collo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama
ora e sempre
RESISTENZA.